La giunta Ottaviani, nell’ultima seduta settimanale, ha approvato la delibera, proposta dall’assessore al bilancio e alle finanze, Riccardo Mastrangeli, relativa alla rinegoziazione dei mutui accesi con Cassa Depositi e Prestiti. Saranno, quindi, messe in atto tutte le attività finalizzate alla formalizzazione del Contratto di Rinegoziazione con l’istituzione di via Goito. La legge di bilancio 2019 prevede, per gli enti locali la possibilità di alleggerire la rata di prestiti con le caratteristiche stabilite dal decreto MEF (tasso fisso, rimborso a carico dell’ente, scadenza successiva al 2022, debito residuo superiore ai 10.000 euro e assenza del diritto di estinzione anticipata alla pari).
Rispetto a tutte le altre rinegoziazioni, l’operazione di quest’anno non prevede un allungamento della durata dei prestiti, ma solo una riduzione del tasso, rimanendo invariate tutte le altre condizioni del mutuo. L’attuazione di questa rinegoziazione su alcuni prestiti, rientranti tra quelli indicati dal ministero dell’Economia e delle finanze, comporterà una riduzione del tasso di interesse applicato che, in alcuni casi, sarà ridotto di oltre tre punti percentuali.
“Con l’operazione di rinegoziazione, il Comune di Frosinone potrà beneficiare di una riduzione del tasso di interesse di ogni singolo mutuo, determinato sulla base delle quotazioni dei buoni del tesoro poliennali e delle rate di ammortamento dei prestiti – ha dichiarato l’assessore Riccardo Mastrangeli – Grazie al livello minimo dei tassi di interesse sui mercati finanziari, i nuovi saggi, in alcuni casi, dovrebbero essere inferiori a quelli vigenti di diversi punti percentuali, consentendo un risparmio di spesa corrente che dipende dalla durata residua del mutuo rinegoziato”.
Con il documento approvato in giunta, a cui seguirà il contratto con CDP – ha aggiunto il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – il Comune di Frosinone otterrà un risparmio di € 23.841,44 sui mutui rinegoziati relativamente alla rata in scadenza al 31/12/2019 e, a regime, sulle rate semestrali successive a partire dal 2020; potrà, inoltre, utilizzare le quote così messe da parte per finanziare la spesa corrente.
Infatti, una riduzione del macroaggregato 7 del titolo I della spesa, senza che vi siano variazioni delle altre condizioni dei prestiti, non comporta l’obbligo di applicare i risparmi per finanziare spese di investimento, come invece accade quando si ha un allungamento della durata del debito. Anche questo risultato evidenzia l’enorme lavoro di squadra e di razionalizzazione compiuto, negli ultimi anni, dal Comune di Frosinone: lo stessa sezione delle autonomie della Corte dei Conti, ha messo in risalto, del resto, come il nostro capoluogo, evitando il dissesto finanziario ma continuando in una politica oculata degli investimenti, si collochi tra le migliori posizioni nella classifica delle città italiane più virtuose.
Ciò è accaduto nonostante le difficoltà di manovra dell’ Ente, sottoposto a un oneroso piano di rientro dal debito dal 2013, oltre che colpito dai sensibili tagli operati sulle casse da Regione e Governo centrale. L’obiettivo dell’amministrazione è proseguire su questa direzione per raggiungere traguardi ancora più importanti, continuando a garantire l’alta qualità dei servizi e mettendo in atto tutti gli accorgimenti normativi che possano venire incontro alle esigenze dei cittadini di Frosinone.
Fonte: Comune di Frosinone