Con la scomparsa di Gino Paradisi Sora perde un’illustre figura del suo panorama artistico e culturale. Ci lascia un artista poliedrico, che è riuscito brillantemente ad esprimersi sia come scultore che come poeta e pittore.
A nome mio e dell’intera città, esprimo la più sincera vicinanza alla famiglia Paradisi, che stringo in un abbraccio ideale in questo momento di profondo dolore.
Gino Paradisi, nato a Sora nel 1939, ha scelto la nostra città per svolgere la sua attività. Un’attività che lo ha portato, come pittore, a partecipare a numerose rassegne in Italia e all’estero, riscuotendo lusinghieri successi di critica e di pubblico.
In tutte le sue espressioni artistiche, Gino ha sempre lavorato alla ricerca della verità, intesa come autenticità dei sentimenti e speranza in una società più giusta dove egoismi e rivalità possano essere superati.
Le sue poesie, in vernacolo sorano, così come i soggetti dei suoi quadri ci offrono spunti di riflessione sulla dignità umana, puntando l’attenzione verso i bisogni delle persone più deboli.
Perché l’uomo resti umile e ricordi che anche dagli scarti può nascere bellezza, Gino ha impiegato materiali semplici come terre povere, sabbia nera di Ostia, spugna verde per fiori per realizzare autentiche opere d’arte. Materiali poveri e fragili dai quali però una personalità profonda e sensibile è riuscita a fare scaturire tanta bellezza
Questa è l’eredità che Gino ci lascia: non abbandonare mai i sentieri della ricerca interiore per scoprire strade future più sincere, animati da sentimenti di rispetto verso gli altri e verso l’ambiente che ci circonda.
Fonte: Comune di Sora