Trovare in sé la forza di reagire allo stato di malessere grazie ad un’essenza che massimizza le proprie proprietà interiori. Un fiore per ogni carattere insomma. È questa la filosofia dei cosiddetti fiori di Bach che sono in totale 49 e che sono stati “scoperti” dall’omonimo studio convinto del fatto che persone con inclinazioni caratteriali, paure e peculiarità diverse dovessero essere trattate in maniera differente.
Come universalmente riconosciuto, i fiori di Bach non curano le malattie ma sbloccano la forza reattiva di ogni individuo e stimolano le proprie capacità interiori inducendo nel paziente la voglia e la capacità di reagire.
Ogni essenza, sostanzialmente, lavora sul proprio equilibrio psicofisico. Il tutto senza alcun tipo di controindicazione.
Fiori di Bach: curarsi conoscendosi meglio
Come riconoscere il fiore adatto alla propria debolezza o al malessere da curare?
Tanto per cominciare essi si dividono in sette categorie distinte.
- Fiori per la paura
- Fiori per l’incertezza
- Fiori per il disinteresse rispetto al presente
- Fiori per la solitudine
- Fiori per l’ipersensibilità alle influenze e alle idee
- Fiori per lo scoraggiamento
- Fiori per l’eccessivo altruismo
Secondo questa categorizzazione, quindi, i fiori di Bach sono in grado di curare questi sette stati d’animo.
- Stress
- Timidezza
- Ansia
- Panico
- Senso di colpa
- Insicurezza
- Depressione
Chi conobbe Edward Bach sostiene che inizialmente avvenisse grazie all’eccezionale sensibilità che lo stesso affermava di possedere: appoggiando il fiore o la foglia sulla lingua, sosteneva di poterne presagire l’effetto curativo.
In effetti, conosciuta la spiegazione di ogni singolo fiore che riportiamo a seguire, per capire qual è quello giusto è sufficiente dare vita ad una profonda introspezione per capire quali sono le proprie paure e come combatterle.
Il principio generale è che la malattia sia fondamentalmente uno stato mentale e che i fiori siano semplicemente degli strumenti per analizzare se stessi.
Lo studioso, sostanzialmente, riteneva che l’essere umano diventasse vulnerabile alle malattie a causa di resistenze inconsce.
E che i fiori, con le rispettive spiegazioni, aiutassero le persone a scandagliare il proprio io interiore per rimuovere quei blocchi.
I fiori, quindi, non come ingredienti di pozioni magiche ma come linee guida per meditare su se stessi e dare il vita a profondi processi di auto-guarigione.
Ma guarire l’anima, secondo molte filosofie orientali e secondo anche Bach, aiuta a guarire anche il corpo.
La versione floreale della vecchia massima latina mens sana in corpore sano.
Tutti i fiori di bach
- Agrimony – tortura mentale mascherata da un’espressione allegra
- Aspen – paura di qualcosa di ignoto, priva di oggetto
- Beech – intolleranza
- Centaury – incapacità di dire di no
- Cerato – mancanza di fiducia nelle proprie decisioni
- Cherry Plum – paura di impazzire, di perdere il controllo
- Chestnut Bud – difficoltà ad imparare dai propri errori
- ChicoryChicory – amore egoista e possessivo
- Clematis – sogni ad occhi aperti e progetti per il futuro senza agire nel presente
- Crab Apple – il rimedio che depura; disgusto di sé e del proprio corpo
- Elm – quando si è sopraffatti dall’eccesso di responsabilità
- Gentian – scoraggiamento dopo un insuccesso
- Gorse – perdita della speranza, disperazione
- Heather – egocentrismo e tendenza a parlare sempre di sé
- HollyHolly – odio, invidia e gelosia
- Honeysuckle – nostalgia, si vive nel passato
- Hornbeam – tendenza a rimandare gli impegni, stanchezza al solo pensiero di fare qualcosa
- Impatiens – impazienza
- Larch – mancanza di fiducia in se stessi
- Mimulus – paure concrete, con un oggetto preciso
- Mustard – profonda malinconia e tristezza senza causa apparente
- OakOak – lo sgobbone che tiene duro oltre i limiti delle proprie forze
- Olive – stanchezza estrema dopo uno sforzo fisico o mentale
- Pine – senso di colpa
- Red Chestnut – preoccupazione eccessiva per il benessere delle persone care
- Rock Rose – terrore e spavento
- Rock Water – negazione di sé, rigidità e auto-repressione
- Scleranthus – incapacità di scegliere fra due alternative
- Star of BethlehemStar of Bethlehem – traumi e stati di shock
- Sweet Chestnut – stati di estrema angoscia, quando è stato tentato il tutto e per tutto e non si intravede più la luce
- Vervain – entusiasmo eccessivo
- Vine – inflessibilità e tendenza a dominare
- Walnut – protezione dal disagio del cambiamento e dalle influenze indesiderate
- Water Violet – persone riservate e dignitose
- Wild OatWhite Chestnut – pensieri indesiderati, continuo lavorio mentale e discussioni tra sé e sé
- Wild Oat – incertezza sulla propria vocazione, sulla strada da intraprendere nella vita
- Wild Rose – indifferenza, rassegnazione, apatia
- Willow – autocommiserazione e risentimento