Con consueta cordialità, in un clima di collaborazione ha avuto luogo ieri l’incontro previsto tra il PCI e “Vertenza Frusinate”. Si è parlato dei temi del lavoro e della preoccupante situazione occupazionale della Provincia. Alla presenza dei compagni Giacomo De Angelis della Direzione Nazionale del PCI, Oreste della Posta Segretario regionale Lazio, Tiziano Ziroli della Segreteria Regionale con delega al Lavoro e del Segretario Provinciale Bruno Barbona. Per l’occasione presente una folta rappresentanza di compagni. Da sottolineare la partecipazione del Segretario della “Rete degli Studenti” della Provincia di Frosinone, Giacomo Felice.
“Vertenza Frusinate”, presente con una nutrita delegazione, attraverso il suo portavoce Gino Rossi, ha fatto il punto della situazione esprimendo:
le preoccupazioni per una situazione insostenibile. Infatti sono sette mesi che i lavoratori non percepiscono nessuna forma di ammortizzatori a causa dei ritardi e dei malintesi della Regione Lazio, da qui la necessità di mettere in campo azioni che possano sollecitare la soluzione del problema.
Il giovane studente Giacomo Felice ha centrato il proprio intervento sulla necessità:
di unire le lotte dei lavoratori, dei senza lavoro e degli studenti. Perché il tavolo di confronto reale è quello che mette insieme le questioni del lavoro e quelle dell’ambiente, che nella provincia, a cominciare dalla Valle del Sacco sono dirimenti per il futuro di tutti”. Del resto, come ricorda Oreste della Posta: “sono ormai 100.000 i disoccupati, inoccupati, espulsi, le persone nella nostra realtà. A fronte, va ricordato, di una popolazione di 468.000 abitanti!.
L’incontro è sicuramente stato soddisfacente per tutte le parti e – come sottolineato raccogliendo l’insieme degli interventi, delle critiche, delle proposte da parte di Giacomo De Angelis, coordinatore della segreteria nazionale PCI – ha gettato le basi per una più stretta collaborazione tra tutti i soggetti sani della società. Sui temi del lavoro e sulla necessità di porre al centro dell’agenda politica e dell’iniziativa sociale, ma anche per una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema dell’occupazione e sulla necessità di affermare il lavoro quale unico elemento che restituisce dignità ai lavoratori.
Hanno ripreso il lavoro i 4.000 dipendenti Fiat/Fca e lo hanno fatto in un clima di incertezza, di dubbi e di stagnazione certa dell’economia. A fronte dei 4.000 dipendenti ci sono almeno 8.000 persone impiegate nell’indotto che ancor di più subiscono questa pressione sociale. Per questo – ha concluso De Angelis – il PCI e a noi tutti non può più bastare la sola politica degli ammortizzatori sociali. Occorre che l’Italia ritorni protagonista nelle politiche attive del lavoro. Nei piani di programmazione nei settori produttivi. Questo è ciò che può diventare risolutivo, il resto non aggredisce i problemi strutturali ma offre solo un momentaneo sostegno: necessario ma non bastevole!. Non più interventi assistenziali ma progetti lavorativi oltremodo possibili in virtù del fatto che la provincia ricade all’interno dell’area di crisi complessa anche grazie alle battaglie fatte in questi anni da Vertenza Frusinate.