È stato pubblicato in data odierna il rapporto Ecosistema Urbano, la speciale classifica relativa alle performance ambientali delle città italiane realizzata, ogni anno, da Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. Decisamente positiva la performance registrata da Frosinone: la ricerca 2019 vede, infatti, il capoluogo ciociaro piazzarsi al 92 posto, guadagnando ben 9 posizioni rispetto al 2018, senza tener conto dell’ulteriore miglioramento connesso all’aggiornamento dei dati sulla raccolta differenziata, che ha superato già da mesi la soglia del 70%.
Qualche giorno fa, sempre Legambiente, aveva certificato il miglioramento della qualità dell’aria a Frosinone, mediante il dossier “Mal’aria” e la relativa campagna “PM10 ti tengo d’occhio”, che monitora le centraline dei capoluoghi italiani e gli sforamenti dall’inizio dell’anno. Il capoluogo si è collocato al tredicesimo posto, dopo aver conquistato, purtroppo, la non invidiabile prima posizione nel 2015; la seconda, nel 2016 e giungendo alla nona nel 2017.
A questo scopo, si ricorda inoltre che l’Amministrazione intende sperimentare se la chiusura delle scuole e degli Istituti di istruzione, per due giorni consecutivi, appunto il sabato e la domenica, tenuto conto della riduzione delle emissioni delle relative centrali termiche e del traffico veicolare, degli alunni e degli studenti, possa generare, insieme a ulteriori accorgimenti, una curva virtuosa nel rilevamento delle emissioni in atmosfera, anche in considerazione dei provvedimenti contingibili e urgenti che – in via alternativa – dovrebbero essere emessi dal Sindaco, volta per volta, laddove si registrino i singoli superamenti dei livelli massimi di tolleranza, previsti dalla normativa e dalla best practice.
La presenza del grande polmone verde del Parco Urbano del Matusa (dotato di spazi dedicati alle due ruote) e il nuovo sistema di piste ciclabili voluto dall’Amministrazione, infine, si inseriscono nel quadro più ampio di promozione di una mobilità ecosostenibile e di una migliore qualità dell’aria, in funzione della effettività del diritto alla salute.
I report con i relativi dati pubblicati da Legambiente – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – certificano come gli accorgimenti introdotti dall’amministrazione comunale stiano portando benefici effettivi alla qualità dell’aria e all’ecosistema della nostra città. Si pensi all’introduzione di automezzi del trasporto pubblico tutti euro 5, euro 6 e a metano, o all’interdizione della circolazione stradale, allorquando si verifichino i livelli massimi di emissione, passando per la sperimentazione delle isole pedonali nella parte alta e in quella bassa della città o, anche, attraverso il controllo, per quanto di propria competenza, degli impianti di riscaldamento civili e industriali: gli strumenti citati, ben lungi dal risolvere alla radice il problema del particolato aereo, hanno, comunque, attenuato i livelli di emissione.
Leggendo il corposo studio realizzato, tuttavia, non si può che guardare con preoccupazione ai dati relativa alla dispersione idrica: la differenza percentuale tra acqua immessa dal concessionario di carattere provinciale e consumata per usi civili, industriali e agricoli è pari, nel capoluogo, al 75,4%: ci auguriamo che gli investimenti previsti per i prossimi anni, previsti dal gestore, possano portare a un miglioramento della distribuzione di un elemento prezioso come l’acqua. Per quanto riguarda i dati relativi alla raccolta differenziata, siamo passati, con l’introduzione del porta a porta su tutto il territorio comunale, dal 16 al 74%, percentuale raggiunta grazie agli sforzi di tutti i cittadini e di cui, siamo certi, si terrà conto nel prossimo report di Ecosistema urbano.
Fonte: Comune di Frosinone