Ieri, dalle 13.00 in poi, nonostante gli scrosci di pioggia che a tratti hanno caratterizzato la giornata meteorologica, mille volantini sono stati diffusi dai dirigenti ed attivisti della Federazione del PCI di Frosinone davanti ai cancelli Fca. I comunisti, sia dell’organizzazione dei giovani che del Partito, hanno riscontrato, come ha dichiarato Oreste della Posta, segretario regionale che guidava il gruppo “una accoglienza positiva, sia alla nostra presenza organizzata, sia alla proposta specifica per Fca”.
Infatti, come è noto la notizia di questi giorni – che prevede uno sviluppo di realizzazione in un anno un anno e mezzo a venire – è la fusione tra Fca e Psa. Quindi per restare in Europa, riguarda gli impianti produttivi disseminati in Francia e in Italia dell’ex Fiat e dell’ex Peugeot.
Ora – sottolinea il Partito Comunista Italiano – mentre da un lato il mondo della finanza, i gruppi dirigenti di Fca e Psa, e quindi la comunicazione di stampa e giornali tende a cantare le lodi tutte positive di questa azione; ai comunisti resta il compito duro e vero di mettere in guardia. Ad esempio se tutto non è concluso ma solo avviato, vuol dire che non tutto è deciso nel concreto. Che non è vero che ci sia certezza per i singoli stabilimenti ecc..
Da qui, viene confermata la bontà della proposta di politica economica già avanzata in documenti ufficiali, e supportata anche dallo schieramento delle opposizioni di sinistra (che vanno ben oltre il PCI) di volere un ruolo pubblico per la presenza dello stato negli asset strategici, tra cui, appunto quelli dell’industria primaria come quella automobilistica. Nel preparare l’appuntamento di volantinaggio, la vera domanda era: come accoglieranno i lavoratori la proposta di più stato e meno mercato? Ora, secondo il resoconto della giornata fatta dai dirigenti e dagli attivisti ( erano presenti con della Posta: Minzoni Costantino, Capraro Francesco, della fgci, Caprio Claudio, Bottini Bruno, Deangelis Lenino, Inglesi Guerino, Ferone Pietro) che hanno consegnato nelle mani degli operai il volantino e parlato con loro, pur nella semplicità del rapporto e nella disponibilità dei tempi, l’accoglienza della proposta politico-economica è stata ben accolta. Ora ci si attende che, ognuno nel proprio ruolo, anche la parte organizzata nei sindacati approfondisca e venga incontro a queste valutazioni che già sono comunque presenti tra le fila dei lavoratori organizzati. Oreste della Posta conclude ricordando che
quanto è stato riscontrato ieri mattina all’ingresso 1 del Montaggio, di Fca a Piedimonte San Germano, è materia viva da trasformare in una più ampia proposta condivisa da tutti i lavoratori per farla giungere in modo forte alla politica nazionale che ha in mano le redini delle decisioni, al Governo. E’ infatti gravemente insufficiente, da parte del Governo, la semplice dichiarazione – a proposito di Fca-Psa – che il Governo prende atto e osserva. Questo non basta all’industria italiana, questo non basta al futuro dei lavoratori. Noi comunisti, davanti ai cancelli non abbiamo portato solo disponibilità di sostegno e solidarietà ai lavoratori, noi portiamo una proposta alternativa e lungimirante per l’industria italiana dell’automobile e per la garanzia del lavoro a chi ora lavora e a chi lo cercherà in futuro.