I succhi di frutta fanno male? La risposta, purtroppo, non piacerà alle mamme super prese da mille impegni di lavoro.
Il problema è che molti genitori pensano di poter assecondare i capricci dei figli, sostituendo al classico spuntino di frutta un colorato e profumatissimo succo.
Il problema è che le due alternative, purtroppo, non sono neppure lontanamente equivalenti.
Gran parte dei succhi contengono, infatti, una microscopica quantità di purea, per esempio di mela o pesca, tanta acqua e una valanga di zucchero.
Ecco perché piacciono così tanto ai bambini fino a dare quasi dipendenza.
I frutti non sono ovviamente pericolosi ma, senz’altro, favoriscono l’obesità.
Oltre a questo non sono in alcun modo salutari e non fanno bene praticamente a niente.
La risposta, universalmente riconosciuta dai dietologi come dalla scienza, non piace alle mamme che hanno sempre poco tempo da dedicare ai loro piccini e neppure alle nonne più giovani, appartenenti ad una categoria in cui i succhi di frutta erano alla base della merenda quotidiana.
Sono stati i più giovani e le nuove generazioni, ad approfondire il tema dell’alimentazione, a riscoprire la necessità di tornare alle vecchie e più salutari spremute, alle centrifughe e, soprattutto, agli estratti.
Il problema è che bisogna abituare i più piccoli a bere estratti e centrifughe sin da piccolissimi
altrimenti, una volta assaggiati quelli industriali, verranno percepiti come poco dolci o poco gustosi.
Sembra una banalità ma si tratta di una reazione riscontrata da moltissimi genitori.
L’unica alternativa valida, per i bambini che non apprezzano spremute e centrifughe, sono i frullatini industriali, quelli che contengono il 100% di frutta.
Costano un po’ di più e al apri dei succhi richiedono meno tempo (talvolta i genitori non riescono nemmeno a sbucciare una mela o un’arancia per come vanno di fretta) per cui possono essere considerati una soluzione accettabile.
Niente, tuttavia, può essere paragonato ad un vero frutto o a un estratto.
Anche i frullatini, del resto, contengono conservanti e additivi che rendono il prodotto finale meno salutare rispetto ad una fetta di cocomero o a una macedonia di stagione.
Lo stesso discorso, purtroppo, vale per il gelato.
Chi ha una gelatiera in casa sa quando il risultato finale sia enormemente più gustoso rispetto a quello acquistato ma molti bambini, abituati ai prodotti industriali, non sempre riescono ad apprezzare il gusto artigianale.
In tutta la casistica esposta c’è da dire che tanto gli estratti quanto i gelati fatti in casa non sono più economici, anzi.
Bisognerebbe preferirli solo per questioni di salute e gusto anche se, a quanto pare, vale solo per gli adulti.
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