Cassino, Morte dell'operaio alla FCA: la denuncia del Partito Comunista Italiano 1

Cassino, Morte dell’operaio alla FCA: la denuncia del Partito Comunista Italiano

L’espressione è per tutti uguali: sgomento, incredulità, rabbia. Subito dopo scatta il pensiero e il moto solidale per Fabrizio Greco, il lavoratore quarantenne morto stanotte sotto una pressa a freddo. Purtroppo non è una morte inaspettata. Il sindacato i rappresentanti dei lavoratori, come ad esempio Pierluigi De Filippis rls Fiom solo una settimana fa, denunciava rischi e pericoli. Una frase lapidaria racchiude tutto:

Il carico di lavoro è rimasto uguale ma prima era spalmato su 4.300 operai, ora su 3.700». Per questo ora lo sbocco è stato uno sciopero di 8 ore su tutti e tre i turni dello stabilimento Fca di Cassino.

Lo stop è stato proclamato dalle segreterie territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic e Uglm con le Rsa dello stabilimento. La salute e la sicurezza sul lavoro sono “un diritto imprescindibile. Non si può e non si deve morire durante il lavoro”, affermano i sindacati, esprimendo “cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima”.

Questa mattina, davanti ai cancelli, oltre ai lavoratori, ai sindacati e qualche famigliare, anche il Partito Comunista Italiano ha voluto testimoniare il cordoglio, la solidarietà, e la denuncia che deve portare ad una lotta contro questo sfruttamento che consuma vite umane al pari delle materie prime che usa per fare prodotti da vendere! Dichiara il Segretario del PCI Lazio Oreste della Posta: “ E’grave l’incidente sul lavoro allo stabilimento F.C.A di Cassino!  Il lavoratore, Fabrizio Greco, di 40 anni di Pontecorvo che è morto, lascia la moglie e due figlie piccole.

Il PCI denuncia che uno stabilimento dove vi erano 4300 dipendenti, oggi ridotto a soli  3700 unità, resta con la stessa produzione di un tempo con un evidentemente aumento del carico di lavoro con oltre 500 operai in meno. – quindi con veemenza il segretario comunista chiude – Questi episodi accadono  per due motivi fondamentali: il primo che mancano ispettori sul lavoro e il secondo che lavoratori sono sempre più ricattati e accettano di lavorare con più rischi per salvaguardare il proprio salario.

Noi siamo qui a porgere cordoglio alla famiglia e solidarietà ai lavoratori ma è chiaro che è ora di cambiare totalmente il registro  sul lavoro scrivendo una nuova legge del diritto del lavoro la cosa impressionante che alcuni operai davanti ai cancelli dello stabilimento F.C.A. di Cassino hanno dichiarato che non abbiamo più diritti  e i  salari sono molto bassi. Questa è una grande verità a cui tutta la sinistra deve dare una risposta!.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *